A guadarvi vicine sembrate quasi gemelle: stesso naso piccolo e morbido, stessa pelle liscia, la stessa luce furbetta negli occhi; Uguali, mentre dormite a pancia in giù con una mano sotto la guancia e l'altro braccio intorno ad un pupazzo, amato e strapazzato.
Uguali quando ridete, quando vi arrabbiate, quando fate le maestre ai vostri bambolotti; Quando volete raccontare la giornata all'asilo, quando vi schizzate l'acqua nel bagnetto e quando volete dimostrare di essere grandi e autonome.
A guardarvi bene si scopre che siete però tanto diverse: una timida, l'altra la regina del palcoscenico, una coscienziosa e ligia al dovere, l'altra un po' ribelle e cocciuta.
Una alta e magra, si muove leggera su due gambe sottili, l'altra ancora avvolta in un corpo mordido, con i piedi cicciotti e le guance ripiene.
Diverse nel modo di chiedere attenzioni e coccole, diverse nel pianto; Una dormigliona, l'altra con la sveglia incorporata, una appassionata di George e l'altra della sorellona Peppa;
Diverse nell'affrontare paure, novità, cambiamenti, nel vivere la quotidianità, nello stare in mezzo alla gente.
Siete così differenti da diventare quasi complementari.
Vi auguro di affrontare il mondo sempre così, a braccetto, arrivando una dove l'altra fatica, in perfetta cordata, tendendovi sempre la mano, senza stancarvi di aspettarvi e incoraggiarvi a vicenda.
Senza stancarvi di guardarvi con quello sguardo complice che vi siete create e dal quale siamo tutti misteriosamente esclusi, senza smettere di chiamarvi, proprio come fate nelle mattine di festa, quando un lungo corridoio vi separa dal letto caldo di mamma e papà...che si riesce a raggiungere solo tenendovi per mano, sussurrando "vieni, piccola!"
Tenerezza, infinita tenerezza...
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