lunedì 7 aprile 2014

Vita nuova, colleghi nuovi

Prima di tutto c'è lui, il padre, che ha rilevato l'attività e l'ha tenuta in caldo per il figlio; Lui si aggira sperso o assorto e a chi gli fa domande scomode risponde che adesso non è più lui il titolare, e chi s'è visto s'è visto.
Poi c'è il figlio che passa le sue giornate dividendosi tra il telefono e i fatturati, che controlla compulsivamente le vendite, che riceve informatori e vecchiette petulanti, che si imbarazza ai complimenti per il suo stato di futuro papà, che litiga al telefono con la moglie e poi con la coda tra le gambe finisce sempre per darle ragione.
C'è la dottoressa A., comunista mangiapreti e lettrice accanita de "Il Manifesto", che oggi ha ricevuto in dono da una cliente un ventaglio proveniente dalla Cina, con tante facce di Mao stampate sopra; Lei che è una fonte inesauribile di sapere, che accoglie tutti con un sorriso ma che dietro ne dice di tutti i colori, che mangia merendine a metà mattina.
C'è la dottoressa C., agitata, svelta, ansiosa. Sempre sorridente, a volte insicura, molto chiacchierona. Lei è il capro espiatorio della farmacia ma si fa passare tutto sopra e non ci pensa più.
Il dottor A., idolo delle signore che prende in giro con un sorriso e le fa capitolare, che vende l'invendibile, che esce per prendersi il caffè e la brioche al bar vicino senza che nessuno dica nulla, che mi ha presa sotto l'ala salvo poi buttarmi in mezzo ai lupi...ma si sa che il battesimo è spesso nel fuoco. Lui che ha la faccia da bravo ragazzo ma si sta prosciugando dall'ansia di una convivenza fresca fresca, che mi usa come consulente sentimentale, che si confessa tra un antidolorifico e una prenotazione cup.
Poi c'è N., con cui condividiamo una passione per la pasticceria, che ha tre bimbi sberluccicanti al collo e altrettanti da accudire a casa, che è semplice e dolce, che mi sta già facendo affezionare.
C'è L., veterana e capitana del magazzino, che un po' consiglia e un po' comanda, c'è I. che non ho ancora capito se è lunatica o non mi sopporta, che stamattina ha investito un cane e una signora salvo poi capire che era stata la signora a spiaccicare il suo cane cadendogli sopra e che lei non aveva (quasi) colpa.
Infine ci sono loro, i clienti affezionati che si siedono dietro il bancone cercando di fregare tutti gli altri con la scusa dell'età; quelli che si nascondono per chiedere il viagra, quelli che ti raccontano la loro vita per spiegarti cosa vogliono, quelli che invece non aprono bocca ma porgono solo le ricette, quelli che vanno di fretta e quelli che hanno l'appuntamento quotidiano per passarsi la giornata; ci sono i clienti scettici e quelli che pendono dalle tue labbra, quelli che ti scambiano per un medico sperando si saltare un po' di attesa su nello studio e quelli che chiedono se vendiamo anche pile per orologi...

Dopo un mese di nuovo lavoro sto imparando qualcosa di questo strano mondo e lo faccio dalla mia posizione defilata, da spettatrice sempre più partecipe, che si intrufola silenziosamente, che risponde alle domande curiose mantenendo sempre un basso profilo, che studia tutto senza esporsi, che spera vivamente di non fare troppi danni!

8 commenti:

  1. Un lavoro al pubblico e" uno dei più difficili ma anche "curioso" da fare e che comunque ti porta a stringere alleanze e legami. Il tuo settore poi se vogliamo e' ancora più particolare e credo tu ne veda e ne senta di tutti i colori.

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    1. Si, per quel poco che ho visto..c'è da farsi delle risate!!!

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  2. Ma che bello! Iniziare un nuovo lavoro è sempre una botta di aria fresca... Buona continuazione!

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    1. Grazie!!! Si è proprio una bella sensazione!

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  3. Wow quanti personaggi interessanti! A volte studiare l'ambiente in silenzio e' la strategia migliore per non fare passi falsi!

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    1. Si, cerco di farmi notare il meno possibile....ma non so come mai tutti mi vengono a raccontare i fatti propri!!!

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  4. il nuovo fa sempre bene, in bocca al lupo per tutto!

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