Ormai siamo quasi alla fine della 36a settimana, io sono in pieno count down e, anche questa volta, mi ritrovo a desiderare di abolire il nono mese di gravidanza con la schiena che urla a giorni alterni, le caviglie a salsiccia, gli addominali diventati un ricordo lontano e l'andatura dell'orso Yoghi.
Le bimbe posano su di me sguardi tra lo stupito e il rassegnato, ormai hanno capito che "la mamma non ce la fa" e in queste primi dieci giorni di congedo dal lavoro, in cui passiamo giornate intere tutte tre insieme appassionatamente si sono comportate benissimo, aiutandomi con la spesa, giocando tranquille per pomeriggi interi e apprezzando i miei sforzi di portarle in giro o di invitare le amiche a casa.
Il weekend è stato animato dalla fine dei lavori in terrazzo, dall'acquisto pazzo di una piscinetta che si è rivelata più grossa di quel che immaginavamo, dalle compere per la scuola di Marghe che fortunatamente ha rinunciato allo zaino con "gli occhi dolci" ovvero un sobrio ed elegante zaino fuxia e rosa tuttotempestatodicuori e sberluccichi su cui campeggiava una faccia dagli occhi-ovviamente- a cuore.
La macchina del gelato ci ha regalato il primo sorbetto al melone, i ghiaccioli si riproducono nel nostro freezer e io cerco di stare lontana dalle vaschette di gelato per evitare impennate disastrose della bilancia proprio ora che sono alla fine.
Le mie public relations procedono alla grande cercando di approfittare degli ultimi momenti di calma prima del tuffo nell'apnea della vita con un neonato.
Insomma, questo luglio sta scorrendo piano piano, tra la mia impazienza e le tante cose ancora da sistemare (la valigia dell'ospedale ad esempio?), le bimbe sono tranquille e spero che tutto questo non sia il preludio di un temporale; io mi àncoro al mio ottimismo e mi autoconvinco che no, sarà un'estate fantastica anche se faticosa e ci ritroveremo a settembre ancora più felici di adesso...
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