giovedì 17 gennaio 2019

Fratelli maggiori

Qualche volta vi osservo per strada: ancora piccolini camminate attaccati al passeggino scrutando da vicino quell'usurpatore che vi è capitato così, da un momento all'altro, senza che nessuno vi avvertisse.
Altre volte siete grandi e già responsabili, tenete stretta quella manina nella vostra e misurate i passi per non andare troppo veloci.
Nessuno vi ha chiesto il permesso di farvi un compagno di giochi, un ladro di attenzioni, un confidente, un amico e un nemico insieme, un complice fedele e la piu' crudele spia delle marachelle, una piccola replica di voi stessi, magari con lo sguardo identico o la fossetta sulla guancia o la stessa voglia color caffellatte.
Vi hanno destinato ad essere maggiori: protettivi, accudenti, un po' maestrini, costretti a dare il buon esempio e ad aprire la strada.
Avrete però sempre degli occhi fedeli che vi osserveranno ammirati, qualcuno che, alla partenza per un campo scout piangera più di voi perché "in tutta la mia vita non siamo mai state cosi tanto tempo separate", qualcuno che vorrà imitarvi in tutto, tanto da stare nella poltrona accanto, a gambe incrociate e un libro sulle ginocchia, a fare finta di leggere, assorto come voi ...anche se il libro è al contrario e per imparare a leggere mancano ancora 3 o 4 anni!

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