Quando vi ho conosciuti eravate due ragazzini allegri e innamorati. Sabato, davanti all'altare, dopo più di quindici anni eravate sempre voi, allegri e innamorati.
Ho ripensato allora ai nostri campi, ai momenti di riflessione, alle gite sui prati e le serate a chiacchierare, alle volte che dopo un litigio avevate bisogno di parlare, all'entusiasmo di quando avete saputo dell'arrivo di Marta e ai tanti momenti insieme che ora non so nemmeno più collocare nel tempo.
Vi ho guardati, e con voi i vostri amici storici con cui abbiamo condiviso quegli anni, noi "di qua" da educatori e voi "di là"; i vostri amici che ormai sono tutti sparsi, lontani, ognuno con la propria vita e le difficoltà di ogni giorno.
Vi ho guardati e, ancora una volta, ho pensato che il tempo che si regala, l'impegno per gli altri e la vita che si condivide resta sempre e ritorna, moltiplicata, anche a distanza di anni.
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