Tanti anni fa, noi due, una delle nostre lunghe gite in una giornata calda d'estate, rubata allo studio e al lavoro.
Una macchina piccola, riempita delle note dei tuoi cantanti preferiti, troppo nostalgici e pessimisti per i miei gusti.
Uno zaino grande portato fino in cima a quella montagna, uno zaino dal quale sono usciti un
fornelletto, gli spiedini, l'olio, il vino e il sale. Tu che cucinavi per
me e io incredula ti guardavo per capire se eri matto o speciale.
Tanti racconti di noi che credevamo ormai di conoscerci bene ma non sapevamo quanta parte dei nostri due universi era ancora sconosciuta e quanto tempo ci sarebbe voluto (ci vorrà?) per conoscerla tutta.
Tanti anni dopo la stessa gita, lo stesso gusto nel camminare, ma questa volta seguiti da altri quattro piedini. Una domenica rubata ai pensieri del lavoro, una macchina che adesso è grande e risuona delle canzoni dello Zecchino d'oro.
Due zaini pieni di cose buone per quelle pancine affamate, macchinine da far correre sul prato di quella montagna e piccole felpe.
Il bosco pieno delle domande serie di una bimba grande e dei racconti buffi di una piccola che ora è una fatina, ora una farfalla, ora una principessa che deve alzare un po' il vestito per salire il gradino.
Un segnavia fatto da due cerchi che diventano gli occhietti dell'albero, della pietra, del muretto a secco.
Dieci anni separano una giornata d'estate da quella di inizio autunno.
Tu sei sempre avanti e io ti seguo, ma tra me e te ora camminano le nostre bambine.
lacrimuccia.... :)
RispondiElimina;)
EliminaCi pensavo ieri a come sono passati gli anni, ne parlavo con il Navigante e mi fa un certo effetto pensare che siamo a quota 9 e sembra invece tutto sia cominciato ieri...
RispondiEliminaAnche per me è così, sembra iniziato tutto da poco e invece.....quanti anni!!!!!!!!!!!
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