sabato 4 ottobre 2014

Troppa grazia sant' Antonio!

Ero partita per raggranellare qualche ora, senza speranza e senza entusiasmo
Ero andata convinta che ormai quella fosse la mia strada, e mi piaceva
Ormai da due settimane in modalità mezza massaia e mezza farmacista, con troppo tempo libero da riempire stavo cercando di dare un senso a questo destino che da sei mesi a questa parte si prende un po' gioco di me.
Ma dietro l'angolo eccolo li, il terremoto: un lavoro nuovo, strano, anche rivestito di una piccola patina di responsabilità; Un lavoro che però mescola anche il vecchio e un hobby, quello della scrittura, che diventa una carta da giocare subito.
Una proposta da concretizzare, in tempi stretti.
Un colloquio da sostenere, per dire al vecchio capo che...ecco, ehm...si....io me ne andrei....tra tre mesi...anche se ho firmato da una settimana.
Un treno che forse non passerà più e che comunque vale la pena di prendere in corsa.
 Una rissa tra capi come se fossi un trofeo da strappare al nemico, ansia e solidarietà, paura e sorrisi di comprensione da parte di questi colleghi che si sono fatti spazio così presto nel mio cuore e che mi costa tanto, tantissimo lasciare....

Per qualche mese lavorerò per il vecchio e per il nuovo, correrò forsennatamente da una parte all'altra della collina che separa i due rivali, di qua con la malinconia per chi lascio e di là con la curiosità e l'ansia del salto nel buio.

Per qualche mese la casa resterà abbandonata a se stessa e la mezza farmacista rimpiangerà un po' la mezza massaia che ha spinto con forza in un cantuccio...

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