Se mi concentro ti rivedo, con la gonna di jeans fatta a salopette, le scarpe con gli occhietti, i codini sottili sottili e i buchi di ciccia ancora sparsi.
Il primo giorno d'inserimento abbiamo giocato con i lego grandi e tu hai costruito una torre alta alta: la maestra S. ci aveva subito scattato una foto che è tra quelle nel tuo album.
Alla fine di quell'anno avevo pianto molto guardando il filmino che le maestre avevano preparato per salutarvi; un anno di passaggio, un anno di ponte tra l'inconsapevolezza del nido e le cose da grandi della materna, un anno che si chiama "primavera" forse proprio ad indicare questo periodo intermedio, dove voi piccoli fiorellini siete sbocciati piano piano, ognuno con i suoi modi e secondo i suoi tempi.
Poi sei arrivata nella sezione degli azzurri con la mitica, temuta e amata maestra M.; Hai subito imparato le regole, alcune davvero buffe e ti sei fatta coraggio ogni mattina grazie alla tua amica C. che con te condivideva le lacrime del distacco. Anche le vostre mamme hanno tremato per il primo periodo e si scambiavano lunghe telefonate preoccupate...
Ma il tempo ci ha aiutate e ben presto siete diventate attente, allegre e partecipi e i tre anni sono volati.
Qualche giorno fa eravate sulla scala, con i vostri cappelli di cartone e il diploma in mano, a cantare allegre e fiere la canzone che da 4 anni iniziamo a sentire ripetere a nastro da Maggio in poi...
Qualche giorno fa ti guardavi intorno soddisfatta e compiaciuta di quel pubblico e forse non vedevi gli occhi un pochino lucidi della mamma che ti osservava pensando a quanto sono tristi i capitoli che si chiudono.
Siamo andate all'acquario con tutti i tuoi compagni e tu giocavi buffa e complice con le tue amiche del cuore, senza immaginare come sarà tra qualche mese senza di loro, senza la tua normalità, senza questo piccolo mondo che ti sei costruita, forse con fatica, vista la tua timidezza.
Alla sera sei andata a dormire felice e, abbracciandomi forte al buio non facevi che ripetermelo..."sono stata proprio felice oggi di essermi diplomata!".
Allora ho pensato a quanto siete belli voi bambini, di quanto invidio la vostra ingenuità che vi fa godere fino in fondo le cose perchè tutto è nuovo e non potete lasciarvi scalfire la giornata da una punta di malinconia.
Come fanno le mamme troppo nostalgiche come noi.
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