lunedì 11 aprile 2016

Piccola emme

Ehi, piccola emme che ancora dormi qui dentro, che ancora non hai iniziato il tuo balletto di piedini sulla mia vescica,  che ogni giorno ti assicuri che io mi ricordi di te muovendoti senza sosta.
Al corso preparto un tuo amico,  terzo pure lui ha pensato che fosse più divertente nascere in casa, tra gli odori dei suoi fratelli, sul lettone di mamma e papà..ecco per favore tu non giocarmi questi scherzi e sappi che alla tua mamma piace fare le cose belle ordinate e programmate, quindi va bene se nasci in fretta però dammi il tempo di arrivare in ospedale!
Ecco,  se poi tu volessi nascere anche dieci, quindici giorni prima sarebbe proprio il massimo così poi ti portiamo tra le mucche e i cavallini e ci togliamo dal caldo che farà qui.
Piccola emme mia, erediterai vestiti di terza mano,  dovrai farti spazio a gomitate in questa famiglia,  imparerai la pazienza e la dolcezza dalla tua sorella più grande mentre la più piccola ti coccolera' con i suoi morbidi bacini e di sicuro ti insegnerà a parlare.
Piccola mia,  ieri sera io e papà abbiano spulciato ancora una volta tutti i nomi con la emme, decisi a darti finalmente un' identità.
Purtroppo la fumata nera si è alzata di nuovo dal nostro comignolo e per ora sei ancora semplicemente una piccola, agitata,  amata, minuscola emme.

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